Il progetto iniziato nel 2020, con il sostegno della Fondazione SociAL, proseguirà fino al 2023 grazie al rinnovato sostegno della Fondazione SociAl, e al contributo del Comune di Fubine e della CM Service srl, gestore del personale delle strutture coinvolte.
La seconda edizione del progetto PER MANO NEL VUOTO pone le basi sulla valutazione in itinere, e ormai quasi finale, della prima proposta, sviluppata in piena pandemia. Le evidenti difficoltà poste in essere dalle chiusure che hanno portato a mancanza di relazioni e affetti hanno mostrato come l’anziano, accanto ai ‘bisogni passivi’ assistenziali e sanitari, ha ‘bisogni attivi’ di partecipazione, di socializzazione e protagonismo, che si esplicitano sia all’interno di una RSA che al proprio domicilio, siano essi accuditi dalla famiglia, da una badante o vivano soli. Accanto alle politiche di protezione sociale e quindi importante offrire ai cittadini anziani la possibilità di sentirsi ancora ‘risorsa’, parte attiva della vita comunitaria, e presentare alle famiglie/badanti un supporto basato sulla presa in carico sia delle necessità assistenziali che di socializzazione, così che le Residenze sanitarie el’assistenza domiciliare non siano alternative ma complementari.
Il progetto risponde ai ‘bisogni attivi’ sopra esposti sviluppandosi su più territori:
- Rsa Don Orione Fubine – proseguimento del lavoro intrapreso con gli ospiti per migliorare i risultati ottenuti, apertura della struttura ai cittadini anziani del paese, coinvolgimento attivo delle scuole nelle attività;
- Casa Riposo Refrancore – su richiesta della CM Service che gestisce il personale in entrambe le strutture, riorganizzazione e supervisione del servizio di animazione già presente a Refrancore, per raggiungere e replicare la qualità del servizio svolto a Fubine;
- territorio di Fubine – creazione di un’equipe, composta da psicologa, educatore, fisioterapista e coordinatrice per assistenza domiciliare a Fubine, formazione a famiglie e badanti;
- San Michele: su richiesta dell’associazione “La vita buona”, partner de l’Abbraccio in altri progetti, organizzazione di un gruppo di volontari che si possano prendere cura di cittadini abitanti la frazione, con formazione e supervisione dell’Abbraccio.
Le attività proposte sono:
- attività in scambio con il territorio in Rsa: l’anziano ha corpo e voce e può fisicamente e virtualmente uscire ed entrare dalla struttura;
- laboratori con le scuole: lo scambio intergenerazionale è crescita comune;
- formazione per caregivers e volontari;
- sportello di ascolto per familiari e operatori della struttura;
- creazione di un’equipe per l’assistenza domiciliare.
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