Ciao Paolo

Caro Paolo non ci sei da soli tre giorni e ci manchi già. E tantissimo!

Ma il solo sistema per attutire il dolore del vuoto della mancanza è quello di non lasciarti morire totalmente.

Abbiamo escogitato un sistema per fare questo: ricordarti per vivere la tua presenza.

Intanto raccontandoti a noi stessi e agli altri e poi pensare alle cose belle che tu eri e che noi vogliamo rubarti per perpetuarle.

Ti ho vissuto come un uomo serio, che parlava poco ma faceva tanto, curioso e riflessivo. Tutte cose rare in questi tempi un po’ bui!

Ultimamente però eri profondamente nonno! Morbido, accogliente, complice e attentissimo e affettuosissimo.

Talmente nonno che i tuoi nipotini che i tuoi figli vi hanno regalato non erano più sufficienti e allora te ne sei andato a trovare tantissimi altri in Benin.

Sì perché la tua caratteristica fondamentale di nonno, era l’amore e l’affetto che tu regalavi a loro. Qui, come in tutta la tua vita, non eri solo, c’era e c’è sempre stata Anna con te. Eravate una coppia inseparabile: Anna e Paolo o Paolo e Anna!

E siccome eri di poche parole ma di tanti fatti, sei stato e siete stati splendidi nel donare ai bambini beninesi strutture straordinarie e non solo.

Per tutte queste cose, caro Paolo, ciò che cambia tra il prima e il dopo per me è solo che non ti posso più vedere ma continuerò a vivere la tua presenza. Se poi continuo a coltivare la speranza che un giorno ci ritroveremo, allora, non potrà sparire il dolore, ma tutto diventerà più tollerante ed accettabile.

Grazie Paolo per esserci stato, per avere collaborato come consigliere attento e concreto al Direttivo, grazie della tua amicizia discreta, grazie per quanto ci hai donato, grazie per quanto continuerai a fare per noi tutti da lassù. E ricordati che ti abbiano ancora bisogno!!!

Anna, grazie per la tua complicità e il tuo sostegno e a te, a Tommaso, Michele, Ludovica e i nipotini tutti, unendoci all’amore di Paolo per voi, vi diciamo con tutto il cuore: vi vogliamo bene!

Pino e tutto il Direttivo

 

Message pour le funérailles de Paolo:
” Cher Paolo, le même jour où tu as arrêté de respirer, le respirateur pour la salle d’interventions des enfants est arrivé à l’hôpital de Sokponta. C’était ton dernier et permanent cadeau pour cet hôpital que tu as tant aimé, et pour tous les enfants qui chercheront ici un espoir. Merci et bon voyage, où que tu sois”
Les collègues de l’hôpital L’Abbraccio

(Messaggio per il funerale di Paolo: Caro Paolo, lo stesso giorno in cui hai smesso di respirare, è arrivato all’ospedale di Sokpontà il respiratore per la sala operatoria. È stato il tuo ultimo regalo per questo ospedale che tanto hai amato, e per tutti i bambini che qui cercheranno la speranza. Grazie e buon viaggio, ovunque tu sia. I colleghi dell’Ospedale L’Abbraccio)

 

 

 

 

 

 

 

 

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