Arrivederci Ros

Al caro amico Rosmino,

Anno 2004 alcuni mesi dopo la morte di Paolo.

Eravamo in nove, tu eri uno di questi.

Abbiamo dato vita ad un gruppetto di persone che aveva deciso di impegnarsi a dare un pezzettino della propria vita agli altri.

Dovevamo scegliere di darci un nome. Ne discutevamo una sera. Tu ti alzi, giri intorno al tavolo, in silenzio, sembra che te ne vai con la testa e poi: e se ci chiamassimo L’ABBRACCIO?

Accolta all’unanimità la tua proposta ed è siamo L’ABBRACCIO.

Mi chiedo: come mai Tu hai proposto questo nome? Non è che Rosmino ha proprio bisogno di un abbraccio?

E nello stesso tempo mi chiedo: come mai noi tutti abbiamo accolto senza fiatare questo nome? Non è che abbiamo bisogno tutti di un abbraccio?

A pensarci bene: chi non ha bisogno di essere abbracciato?

Era la risposta che tu e noi davamo per la morte di un altro giovane fubinese.

Caro Rosmino, hai proprio ragione tu: la vita continua nonostante la morte!

La vita vissuta nell’attenzione, rispetto, discrezione, silenzio, attesa dell’altro, nell’amicizia, nel gioco, nella generosità e solidarietà, nella disponibilità e nell’ascolto dell’altro, degli altri, nell’affetto e nell’amore verso chi ci sta intorno abbracciandolo…tutte queste cose ci aiutano nella sofferenza e sconfiggono la morte. E ci danno un senso per la nostra esistenza.

Caro Rosmino tu eri tutte queste cose. Sei stato un buon amico per me.

Se continui ad essere disponibile, e non ho dubbi a proposito, come lo sei stato finora , tu da di là, e noi di qua, continueremo a stare insieme. Insieme in un modo particolarissimo che è quello del cuore!

Sempre nell’attesa di rivederci ed essere insieme per sempre.

Pino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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