MALNUTRIZIONE

Disponiamo di un servizio che si occupa della malnutrizione con la nutrizionista che assicura sia le visite ambulatoriali e nel contempo guida un progetto di contrasto alla malnutrizione nei villaggi.

Il servizio nutrizionale è attivo ormai da due anni ed è molto articolato. Nasce dalla collaborazione in Italia e sul campo con la “Fondazione Maria Bonino” (www.fondazionemariabonino.it) nella persona della dr.sa Bechaz Marisa e la cooperativa “Minerva” (GE) nella persona della presidente Pia Caprini. (www.coopminerva.org/cooperazione-allo-sviluppo).

Un servizio interno all’ospedale: la nutrizionista collabora con i medici per la definizione dei bisogni alimentari dei bambini sia nelle consultazioni che in fase di ospedalizzazione. Vengono inoltre offerte indicazioni alimentari per bambini e per le madri incinte.

– Viene garantito un pasto giornaliero gratuito a tutti i bambini ricoverati: è presente una cucina interna dove, sotto la supervisione della nutrizionista, vengono preparati pasti bilanciati e personalizzati secondo le esigenze di ciascun bambino. In collaborazione con la nostra azienda agricola si usano, per le pappe, miscele di farine di equilibrato valore nutrizionale.

Un servizio esterno nei villaggi: si organizzano incontri e formazioni periodiche con il gruppo delle donne animatrici (n° 32 per 16 villaggi) che gestiscono il progetto di depistage (= la ricerca sistematica di bambini, o mamme in attesa, affetti da malnutrizione), soprattutto allo scopo di individuarne le forme iniziali, i casi moderati o quelli severi, presenti nei villaggi.

Settimanalmente la nutrizionista affianca le animatrici nell’attività di depistage nei diversi villaggi, dove vengono realizzate anche le cosiddette “sessioni di cucina” nelle quali, con gli alimenti presenti al villaggio, si impara a preparare piatti sostanziosi e bilanciati e si danno indicazioni sulla corretta alimentazione.

Nei casi più gravi di malnutrizione, si offre l’immediata presa in carico gratuita del bambino da parte dell’ospedale.

 

 

 

EDUCAZIONE SANITARIA E ALIMENTARE

 

 

 

Lotta contro la malnutrizione

 

Referenti di salute nel proprio villaggio

In collaborazione con l’0spedale, La cooperativa Minerva è impegnata dal 2016 nella formazione di un gruppo di 32 donne, 2 per villaggio, come “referenti di salute nel proprio villaggio” cioè capaci di individuare situazioni a rischio, come: gravidanze precoci o a rischio e casi di malnutrizione nei bambini da 0 – 5 anni, per poi segnalare e incoraggiare le donne a presentarsi in ospedale per una consultazione gratuita.

Il servizio ospedaliero “esce” dall’edificio per andare nei villaggi a svolgere visite mediche gratuite: questo accade da anni, soprattutto con la presenza dei volontari dell’Abbraccio e della Cooperativa Sociale Minerva.

Le visite sono organizzate in accordo con i capi villaggio ed il Coordinatore della Zona Sanitaria garantendo la priorità alle visite dei bambini e l’eventuale invio in ospedale per le cure gratuite, qualora fosse necessario.

L’équipe è di solito formata da 8 – 10 volontari: 3 medici, di cui almeno uno de L’Hopital des Enfants L’Abbraccio, 1 o 2 ostetriche, 3 persone per gestire la farmacia mobile per la distribuzione gratuita dei farmaci prescritti, 1 ausiliario sanitario dell’ospedale in grado di tradurre i principali dialetti, un autista per la guida del pullmino che serve a raggiungere il villaggio.

In queste occasioni vengono mediamente visitate 100 persone per villaggio, ogni missione medica prevede 4 o 5 visite nei villaggi.

Spesso, durante l’attesa delle visite, si svolgono incontri di sensibilizzazione con la gente del villaggio: i temi si concentrano soprattutto sulla malnutrizione e sulla prevenzione delle gravidanze indesiderate o sulla gestione di eventuali problemi in gravidanza o nell’allattamento.

Educazione alla salute

 

L’ospedale partecipa, attraverso i suoi professionisti, ad alcuni progetti educativi e formativi condotti dalla Cooperativa Minerva, sia nelle scuole pubbliche che nei villaggi circostanti.

L’ambito è principalmente quello della salute sessuale e riproduttiva, con una particolare attenzione al sostegno delle ragazze più giovani che spesso si trovano ad abbandonare gli studi a causa di gravidanze precoci, matrimoni combinati, interruzioni di gravidanze clandestine e con gravi conseguenze. L’Unicef stima che 3 ragazze su 10 prima dei 18 anni sono già sposate, mentre 1 su 10 lo è sotto i 15 anni.

Per questo la cooperativa Minerva e L’Abbraccio – Hopital des Enfant hanno scelto di affiancarsi al progetto del Governo gestito dall’Unicef, denominato Tolerance Zero Benin, con il quale si organizzano formazioni con gli alunni della scuola pubblica grazie al coinvolgimento dei Direttori e dei Professori.

 

Durante il 2020, a causa della pandemia, il nostro personale sanitario è andato nelle scuole per insegnare ai giovani i “gesti barriera” necessari per contrastare la diffusione del virus Sars – Covid: si sono installati appositi bidoni e soluzioni detergenti per il lavaggio delle mani in ogni scuola e si sono distribuite le prime mascherine in stoffa realizzate dal gruppo delle donne.